Il violino è uno strumento della famiglia degli archi, dotato di quattro corde intonate a intervalli di quinta. Le fonti più antiche fanno risalire la sua nascita all’inizio del XVI secolo, quando era utilizzato principalmente nella musica di danza. La forma esterna del violino non è sostanzialmente cambiata: con Zuffi si diceva sempre che il violino ha “il femmineo sembiante”. Il modo in cui il violino è tenuto non è soggetto, nel repertorio tradizionale, ad alcuna altra regola se non gli stilemi regionali e… l’abitudine del musicista: contro il petto, contro o sopra la spalla, sotto il mento, in passato anche contro il fianco.

Nel repertorio emiliano-romagnolo – così come in altre tradizioni continentali – a mostrarsi fondamentale nella tecnica del suono (e a connotare, più di altri aspetti, le diverse tradizioni regionali e nazionali) è anche l’uso dell’archetto, al punto che alcuni violinisti ritengono di suonare in realtà due strumenti, il violino e… l’archetto.

I violini suonati da Thomas Foschini sono stati costruiti dal nonno, Giovanni Foschini, nel 1980 e nel 1990, in legno d’abete e d’acero