I tamburi a cornice sono entrati nell’uso di numerose culture musicali e hanno una storia assai lunga. In base al materiale iconografico giunto fino ai giorni nostri parliamo di un arco temporale di circa 6000 anni. Grazie a questa vasta iconografia, possiamo vedere come molti tipi sia di tamburelli che di altre percussioni,compaiono già nelle raffigurazioni mesopotamiche, egizie, medio-orientali, arabe e nell’antichità romana e greca.
La cosa più interessante è che non appartengono di certo, prima facie, alla tradizione emiliano romagnola, ma siamo troppo impauriti dal suonatore in questione, per dirlo ad alta voce.
Gli strumenti suonati da Alberto Mammollino sono di origine turca, israeliana, tunisina e spagnola, per quanto riguarda le percussioni di area mediterranea, mentre sono di sua produzione i tamburi a cornice prodotti negli ultimi cinque anni dal 2001 ad oggi.

