Sorella maggiore del violino, la viola è per definizione femmina. Per storia, versatilità, capacità di sostenere il canto o di cantare essa stessa. Strumento classico, raramente solista, spesso di controcanto a violini e violoncelli, la viola assunse ben maggiore importanza nella musica da camera del classicismo viennese, una tradizione che tanto ha dato nei secoli successivi alla tradizione emiliana e romagnola, a partire dalle musiche da ballo qui composte per nobili cittadini, abitanti di borgate di pianura e – più raramente – di appennino. Forse per questo, insieme alla sua corda di DO basso che al fratello minore violino è preclusa, la viola si adatta magnificamente al repertorio tradizionale emiliano-romagnolo, sia alle danze sia – e soprattutto – alle storie d’amore, di morte, di lotta che, al suono del basso continuo, risuonano da secoli tra la via Emilia e il West.

La viola suonata da Thomas Foschini è stata costruita dal nonno, Giovanni Foschini, nel 1989, in legno di pioppo e abete